Le grandi città hanno sempre costruito la propria identità in opposizione alla campagna, eppure da qualche tempo tra i terrain vagues e i cortili di condomini e piazze cementificate nascono e si diffondono i community gardens, microspazi in cui potrete trovare frutta e verdura seminata e coltivata in città.
Questa nuova vocazione al giardinaggio, o per meglio dire alla coltivazione di piccoli ortaggi sfruttando gli spazi residui tra gli edifici o negli appartamenti (corti comuni, terrazzi, etc.) è tutt'altro che una moda e in alcuni casi può rappresentare la risposta più economica e più domestica ai problemi legati all'erosione dei poteri d'acquisto delle classi sociali più deboli. Oltre che un modo per garantirsi del cibo genuino e un buon passatempo.
Kelly Coyne ed Erik Knutzen ci spiegano come e perchè tutto ciò può accadere nel loro manuale di agricoltura urbana intitolato The Urban Homestead.
www. homegrownrevolution.org
8.10.2008
LA STRATEGIA DELL'ORTO (URBANO)
Le grandi città hanno sempre costruito la propria identità in opposizione alla campagna, eppure da qualche tempo tra i terrain vagues e i cortili di condomini e piazze cementificate nascono e si diffondono i community gardens, microspazi in cui potrete trovare frutta e verdura seminata e coltivata in città.
Questa nuova vocazione al giardinaggio, o per meglio dire alla coltivazione di piccoli ortaggi sfruttando gli spazi residui tra gli edifici o negli appartamenti (corti comuni, terrazzi, etc.) è tutt'altro che una moda e in alcuni casi può rappresentare la risposta più economica e più domestica ai problemi legati all'erosione dei poteri d'acquisto delle classi sociali più deboli. Oltre che un modo per garantirsi del cibo genuino e un buon passatempo.
Kelly Coyne ed Erik Knutzen ci spiegano come e perchè tutto ciò può accadere nel loro manuale di agricoltura urbana intitolato The Urban Homestead.
www. homegrownrevolution.org
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